Sul caso Englaro...

(da un amico)

Non so come la pensiate voi, ma a me fa skifo essere cittadino di un paese in cui manca una legislazione in tema di diritti dei morienti, e dove la materia sia lasciata ai diktat del vatikano..

Secondo me è indegno quello che sta succedendo.. Penso che in questo caso la "difesa della vita" e l'agire "secondo natura" avrebbero imposto fin dall'inizio, 17 anni fa, di lasciare in pace quel povero corpo, di lasciarlo morire. L'accanimento terapeutico di questi 17 anni è stato esso stesso un'offesa alla vita. Una persona dovrebbe avere il diritto di morire in pace, e anche quello di decidere se e come morire.

L'atteggiamento dei cattolici mi pare una specie di feticismo dell'attività vegetativa del corpo, un feticismo idiota e contorto mascherato da parere spirituale. La nostra società ha rimosso la morte, le ha tolto dignità e significato esattamente nello stesso modo in cui l'ha tolto alla natura e alla vita. Che senso ha tenere forzatamente attaccata a una macchina una persona ridotta a vegetale a causa di danni irreversibili per 17 anni, posticipando la morte anno dopo anno? Non sarebbe più logico lasciare che la natura faccia il suo corso e lasciare quel corpo al suo destino? La Chiesa in tema d'eutanasia sta legittimando paradossalmente proprio le istanze più materialiste e ostili alla natura della nostra società.

Amen

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